7 Aprile, 2022

Ortica: 5 cose da vedere nel primo quartiere-museo di Milano

Tra i tanti primati che Milano vanta su più indicatori – produzione, commercio, costruzioni, attrattiva universitaria, solo per citarne alcuni – c’è anche un record artistico che il capoluogo lombardo ha messo a segno: possedere il primo “quartiere museo” al mondo!

Stiamo parlando di Ortica (anche nota come Ortiga), dove la storia del ‘900 è dipinta a tutto campo sulle pareti degli edifici. E’ una narrazione per immagini che svela a chi guarda – tra i muri di palazzi pubblici e privati, scuole o uffici – le storie del ‘secolo breve’ che hanno animato la zona.

E c’è un record nel record: da queste parti, infatti, sono presenti 20 delle opere di arte urbana più grandi d’Italia, volute dal progetto “Or.Me – Ortica Memoria” per restituire valore e identità a una periferia accogliente e inclusiva. Ecco 5 punti da non perdere nel nuovo museo permanente en plein air di Milano.

1) IL MURALES SULLA MUSICA POPOLARE – Via S. Faustino

Da Ornella Vanoni, l’artista femminile nostrana dalla carriera più longeva, ad Enzo Jannacci, tra i protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra, questo murales dai colori pastello è un tributo ai volti e alle voci della milanesità in musica, nel cuore di uno dei quartieri più attrattivi per il cantautorato. Punto di ritrovo dei musicisti più ispirati era, in passato, l’antica trattoria del “Gatto Nero”, situata in Via Ortica e oggi ribattezzata Osteria del Generale.

2) IL MURALES DEDICATO AGLI ORTI – Via Ortica

E’ forse questo il dipinto murario più rappresentativo dell’intera area, poiché il nome del quartiere, “ortica”, non si riferisce tanto alla pianta che causa prurito quanto alla parola “orto” (intesa come luogo adatto alle coltivazioni) in una zona caratterizzata, anticamente, da terreni fertili. Fra fiori colorati e foglie verdi, spiccano i papaveri rossi, simbolo di pace e tributo alle vittime delle due guerre.

3) IL MURALES TRIBUTATO ALLO SPORT – Via Tucidide

In Via Tucidide, all’angolo con Via Cavriana, c’è un graffito che onora le glorie dello sport nazionale e internazionale in una città da sempre sensibile alla causa (basti pensare che lo stadio San Siro è considerato unanimemente la “Scala” del calcio!). Ma non c’è solo il football: il murales raffigura tante altre discipline, dal tennis allo sci e dal nuoto al pugilato, scomodando leggende come Fausto Coppi – detto “l’Airone”, il più famoso e premiato corridore negli anni d’oro del ciclismo – o Muhammad Ali, icona della boxe.

4) IL PROGETTO “SCARPETTE ROSSE” – dal Cavalcavia Buccari ai Giardini Pubblici

Il quartiere museo di Ortica ospita anche il neonato progetto “Scarpette Rosse”, un’installazione artistica inaugurata nel 2020 e dedicata alle vittime della violenza di genere durante il periodo del lockdown. E’ “una sorta di via crucis laica”, articolata in sette stazioni (Ortica, Cavalcavia Buccari; Ortica, Balera dell’Ortica; Ortica, Ponte Viola; Rubattino, Viale Cutuli; Lambrate, Circolo ACLI Conte Rosso; Palmanova, Cortili Solidali; Cimiano, Giardini Pubblici) ciascuna ospitante un numero variabile di scarpe e di targhe commemorative.

5) IL “GIARDINO CONDIVISO” DI SAN FAUSTINO – Via San Faustino 23

“Bellezza, Piacere, Comunità: perché lavorare insieme ci rende più̀ forti e più̀ sicuri”. Tra i tanti, lodevoli progetti di quartiere c’è anche il più grande giardino condiviso della Lombardia: quello di San Faustino. Realizzato grazie alla possibilità, offerta dal Comune di Milano, di affidare a realtà no profit la gestione di spazi verdi inutilizzati, è curato da 6 associazioni che ne hanno fatto un’autentica chicca botanica. Al suo interno si trovano un Orto d’Oriente con piante in vaso di origine asiatica, uno spazio dedicato alla biodiversità ed uno alla fauna selvatica, un prato destinato alle api degli Alveari Urbani e una zona ludica per famiglie con cani (o cani in cerca di famiglia).

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